Ti piacerebbe avviare la tua carriera da project manager ma non sai da dove cominciare?
Oppure sei già un project manager ma vorresti ricevere qualche consiglio su come migliorare il tuo profilo?
In entrambi i casi, sei nel posto giusto.
Abbiamo intervistato l’Ing. Francesco Liguori – project manager e ATP Instructor del PMI®, con esperienza pluriennale nella conduzione di progetti complessi sia in Italia che all’estero – per faci dare qualche consiglio su come avviare una carriera da project manager.
L’intervista, a nostro avviso, è un interessante spunto di riflessione anche per chi ricopre già un ruolo di responsabilità nella gestione dei progetti, in quanto evidenzia le competenze fondamentali che un buon project manager dovrebbe possedere per condurre al successo i suoi progetti.
Partiamo con la prima domanda…
Ing. Liguori, quali sono, a suo avviso, le principali responsabilità di un project manager?
Le responsabilità di un project manager sono trasversali e riguardano sia l’area tattico-operativa sia quella strategica.
Mi spiego meglio.
Molto spesso si risponde a questa domanda soffermandosi solo sugli aspetti tattico-operativi tipici del ruolo. Da questa angolazione possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che il project manager “è la persona responsabile del successo del progetto”.
Si tratta di una responsabilità molto ampia e che include attività variegate; a titolo di esempio possiamo citare la pianificazione delle attività, l’integrazione, lo sviluppo del piano di project management, la valutazione dei rischi.
Al project manager è anche richiesta la gestione delle interazioni tra il team di progetto e gli stakeholder e la promozione di un ambiente produttivo e collaborativo. Egli deve garantire la collaborazione all’interno del team, risolvere i conflitti personali, selezionare i processi appropriati per il progetto, essere un facilitatore, gestire i contratti, assicurare il rispetto dei tempi e della qualità attesa e altro ancora.
Tuttavia, il punto di vista tattico-operativo non è l’unico aspetto da considerare quando si parla di responsabilità del project manager. Nelle organizzazioni modernamente strutturate, infatti, non è sufficiente valutare il successo di un progetto dal solo punto di vista tattico; il successo complessivo del progetto deve essere visto anche in considerazione dei requisiti strategici dell’azienda.
“Se il progetto ha successo tecnicamente, ma non fa avanzare strategicamente l’organizzazione, allora non è possibile parlare di vero successo.”
Pertanto, ai project manager è richiesta anche la conoscenza della strategia organizzativa, questo al fine di poter assicurare che i loro progetti siano sempre allineati agli obiettivi strategici, unitamente alla capacità di leggere eventuali adeguamenti della strategia che avrebbero impatti sui progetti.
Cosa consiglierebbe a chi intende avviare una carriera da project manager?
Il ruolo del project manager non è semplice, sono necessari anni di esperienza per acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per operare con successo nell’ambito del project management. A mio avviso, il miglior modo per iniziare è combinare percorsi formativi di qualità e apprendimento osservazionale.
A tal proposito, avere in azienda, ed in generale nella vita professionale, dei “riferimenti di peso” può fare la differenza ed accelerare drasticamente il percorso di crescita e maturazione.
Non trascurerei infine l’importanza che può avere una certificazione in project management, come ad esempio la CAPM® o la PMP® del Project Management Institute.
Quali sono le doti personali che un buon project manager dovrebbe avere?
Le caratteristiche che contraddistinguono un buon project manager non sono molto diverse da quanto è richiesto a chi ricopre, in generale, ruoli manageriali. Si tratta di bilanciare competenze tecniche e metodologiche con competenze trasversali, le cosiddette soft skill.
Entrando nel merito, il project manager deve:
- essere un comunicatore efficace, questo al fine di potersi connettere con le persone a tutti i livelli. Il project manager deve spiegare chiaramente gli obiettivi del progetto, nonché i compiti, le responsabilità e le aspettative per ciascun membro;
- avere forti capacità di leadership, una gestione efficace del progetto richiede leadership e capacità di motivare il gruppo, guidandolo verso le migliori performance finalizzate al raggiungimento degli obiettivi;
- essere un buon decisore, un project manager efficace deve avere spiccate capacità decisionali perché ci saranno sempre problemi per i quali bisognerà decidere il da farsi in tempi rapidi;
- avere competenza tecnica, un project manager deve disporre di solide conoscenze tecniche per comprendere appieno i problemi e valutarne le soluzioni in modo ottimale;
- ispirare una visione condivisa, un project manager deve essere in grado di articolare bene la visione ai membri del suo gruppo di lavoro. Solo una persona visionaria può guidare il team nella giusta direzione e adattarsi facilmente ai cambiamenti che si presentano lungo il percorso;
- avere abilità di team building, è necessario che il team lavori all’unisono, altrimenti il progetto incontrerà ostacoli che potrebbero ostacolarne il successo. Il project manager deve sapere come valorizzare ciascun membro del team e deve essere giusto nel modo in cui li tratta;
- avere la capacità di restare lucido in situazioni di forte stress, durante l’esecuzione del progetto si potrebbero presentare, anzi si presentano sempre, diversi incidenti che potrebbero avere impatti significativi e mettere alla prova la tenuta nervosa del project manager. È essenziale quindi avere la capacità di mantenere la calma e restare lucidi in ogni momento, evitando atteggiamenti che potrebbero influenzare negativamente il team;
- avere buone capacità di negoziazione, una delle qualità necessarie per un’efficace gestione del progetto è la capacità di negoziare. Nei momenti in cui sorgono conflitti a causa di divergenze di opinione, i project manager devono mostrarsi abili negoziatori al fine di risolvere il problema e mantenere l’armonia nel team;
- essere empatico, comprendere e prendersi cura delle persone, oltre ad essere grati per il loro aiuto, sono alcune delle cose che un leader empatico mostra ai suoi membri.
Queste a mio avviso le caratteristiche essenziali da cui partire per costruire la propria carriera da project manager.
Ci ha appena spiegato che si tratta di un profilo professionale complesso e sicuramente non povero di sfide. Quali sono le principali criticità che un project manager potrebbe incontrare nella gestione di un progetto?
In base all’esperienza che ho maturato negli ultimi vent’anni, direi che le principali criticità riguardano le persone ed il loro modo di relazionarsi all’interno del team di progetto. Per tale ragione ho sempre investito molto tempo in attività volte a rafforzare il senso di coesione e di appartenenza. Il mio obiettivo è fare in modo che le performance, sia individuali che di gruppo, siano sempre ai massimi livelli.
Per chi intende avviare una carriera da project manager, quanto è importante investire nella formazione?
Non ci sono mezzi termini per rispondere a questa domanda:
“la formazione per un project manager è fondamentale.”
Operiamo in contesti di business mutevoli, la tecnologia si evolve alla velocità della luce, i processi vanno adeguati di conseguenza. Senza una solida preparazione non avremmo a disposizione gli strumenti per decifrare quanto ci circonda e le nostre scelte sarebbero meno consapevoli.
Grazie Ing. Liguori per aver condiviso con noi la sua esperienza.
È chiaro, quindi, che quello del project manager è un ruolo per nulla scontato, che richiede un mix bilanciato di conoscenze, competenze e tanta esperienza.
Vuoi acquisire una certificazione di project management ma non sai quale scegliere?
Leggi questo articolo.
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